mercoledì 23 giugno 2010

A mis nietas

No existe juventud donde falta un fuerte sentido de rebelión.

A los jóvenes les digo: rebélense, rebélense siempre, de otro modo amenazáis de no vivir vuestra vida, obligados por vosotros mismos viviréis la vida de otros que ya existían cuando habéis nacido. 

No creéis a los que les dicen que por ser joven sois carentes de sapiencia y sabiduría, ya que efectivamente sois más viejos de nosotros que somos ancianos, tenéis más años de Historia en las espaldas, desde la cual podéis sacar vuestras propias conclusiones.   

No creéis a los que les dicen que el futuro es incierto, sois vosotros mismos los artífices de vuestro futuro, nosotros los necesitaremos un día, y finalmente los hijos de vuestros hijos serán personas libres cuando nosotros ya no existiremos. 

No elegís las calles que ya recorrieron otros, los ‘adultos’, las calles del leaderismo, las calles de los premios y de los castigos, de la ignorancia, de la acidia, de la envidia, de la maldad, del odio, de la guerra, de la codicia, de la glotonería, de la ceguera egoísta, de la falta de la verdad, del miedo, de la censura, de la arrogancia, de la falta de respecto, de la falta de ternura, de inteligencia, de lógica, de amor. 

Alle mie nipotine

Non esiste gioventú laddove manca un forte senso di ribellione.  

Ai giovani dico: ribellatevi, ribellatevi sempre, altrimenti rischiate di non vivere la vostra vita, costretti da voi stessi vivrete la vita di altri ch’erano giá quando siete nati. Non credete a quelli che vi dicono che siete piú giovani e per cui carenti di sapienza e saggezza, giacché in effetti siete piu vecchi di noi che siamo anziani, avete piu anni di Storia sul groppone dalla quale potete trarre le vostre conclusioni. 


Non credete a quelli che vi dicono che il futuro é incerto, siete voi gli artefici del vostro futuro, noi avremo bisogno di voi un giorno, e i figli dei vostri figli saranno finalmente persone libere quando noi non ci saremo piú.


Non scegliete le vie giá percorse da altri piú vecchi di voi, le vie del leaderismo, le vie dei premi e delle pene, dell’ignoranza, dell’accidia, dell’invidia, della cattiveria, dell’odio, della guerra, della cupidigia, dell’ingordigia, della cecitá egoista, della mancanza di veritá, della paura, della censura, dell’arroganza, della tracotanza, della mancanza di rispetto, della mancanza di dolcezza, d’intelligenza, di logica, d’amore. 

martedì 22 giugno 2010

contro le barbarie

É inequivocabile che un essere, sia egli umano, o quaglia, o albero, o delfino, o filo d'erba, o formica, o molecola, o attimo, o goccia d'acqua o...infinite vite, pietre, terra, radici, un tutto di esseri insomma, é inequivocabile che soffra se viene rinchiuso tra le sbarre di una mentalitá disumana, la mentalitá dell'arrogante che ha paura del divenire. Non esiste la follia se non tra le pieghe di questa umanitá spenta, arrogante e amareggiata, arrogantemente ignorante. Sono anni che si ripete che dalla cannabis si ricava combustibile. Non bisogna lavorare alla Fiat e in nessun'altra fabbrica, é disumano, é tradire la vita. Non sono matta. Sono una persona viva, non ho mai creduto agli ordinati, prima era il Caos, era la perfezione. L'anima ferita a morte non si riemargina con una pastiglia.


Es inequívoco que un ser, sea humano o perdiz, árbol o delfín, hilo de hierba o hormiga, o molécula, o instante, o gota de agua o... infinitas vidas, piedras, tierra, raíces, todo un conjunto de seres en fin, es inequívoco que sufra al tenerlo encerrado entres jaulas de una mentalidad inhumana, la mentalidad del arrogante que le tiene miedo al futuro. La locura existe entres los pliegues de esta humanidad apagada, arrogante y amargada, arrogante-mente ignorante. Hace años que se sabe y se repite que desde la cannabis se extrapola combustible. No hay porque trabajar en las fabricas, es inhumano, es como traicionar a la vida. No estoy loca, soy una persona viva, nunca he creído a los 'ordenados', 'uniformados', ante era el Caos, era la perfección. El alma herida a muerte no se cura con una pastilla. 


mercoledì 2 giugno 2010

Chiacchere nel blog con gli antiberlusconiani


Tutto cambia, niente si crea e niente si distrugge... il fatto che tutto cambia lo dimostra il fatto che io siciliana, donna del sud dove ai miei tempi non ci era concesso uscire di casa da sole, nemmeno a trent'anni, a ginti parla, a ginti murmura... e via discorrendo, ebbene io donna siciliana vivo a Cuba e faccio quel cazzo che mi pare, se i tempi non fossero cambiati io non starei a Cuba, starei forse tra le sbarre di un convento, giacché sfiga sono pure zoppa, sempre lo sono stata, indi poscia per cui non avrei nemmeno potuto sognare di avere un marito, come se avere un marito fosse il massimo della realizzazione di una donna, in sicilia, intercalare pesante della parola ''Sicilia'', e quindi il convento era la unica soluzione ai tempi di mia nonna....

...e invece sono qui, nella Latino america, non sono sposata peró amo e sono amata, e ho due nipotini caribegni bellissimi, sono nonna, mi faccio le canne in libertá e non devo dare conto a nessuno, ho imparato a vivere con l'essenziale, non costa caro vivere se si smette di andar dietro al passato remoto.

...non siamo 'ancora' ai tempi di Platone, siamo ai tempi di oggi, dove finalmente le donne siamo libere, se lo vogliamo. Non si deve abbandonare una causa solo perché siamo pochi... siamo noi, che valiamo tantissimo, valiamo per dieci volte tanto noialtri... la filosofia ci porta a ragionare dai tempi dei tempi, dacché mi ricordo io dai pressocratici... ho capito che subito dopo la dittatura del proletariato era inevitabile arrivare ad uno Stato di conoscenza, e di conseguenza autocoscienza, sono certa che l'umano arriverá a quel livello, dove i Leader non hanno senso di esistere, dove le frontiere non avranno piu senso, dove gli umani saranno un unico mondo.

Il mondo cambia perché cosí é, tutto ció che é Potere é destinato a cadere, tutti gli Imperi del mondo sono cascati rovinosamente al suolo, molte bugie sono state raccontate a noi postumi, io le chiamo infarinature romanzate, la Storia é dentro di noi, ce la portiamo dietro nei nostri cromosomi, la memoria genetica...

Berlusconi tra breve fu, giacché mi sembra che abbia raggiunto una certa etá, e con la vita che conduce prima o poi gli viene un infarto...gli converrebbe mettersi in pensione...

Quello che trovo straordinario é che io donna sicula, di cinquant'anni, sto parlando con il mondo intero attraverso la rete, ci siamo conosciuti, sfatiamo questa orribile idea che incontrarsi é da stupidi.... non é vero, incontrarsi é filosofare, e grazie a questo ritmo di parole che sgorgano dal cuore di ogni uno si forma finalmente una grande e unica volontá a voler elevare il pensiero a livelli superiori, pensate a tutta quella gente che non puó muoversi dal letto, o dal carcere, la rete ci permette di comunicare lo stesso...io ho fiducia nell'oggi e nel cambio, magari me ne andró prima, peró ho seminato, i miei nipoti porteranno avanti l'avanguardia, io glielo stó insegnando...